Open d’Italia 2025 – Il grande ritorno in Toscana tra storia, Ryder Cup e giovani talenti 🇮🇹⛳

📝 #adriensaddier wins the Italian Open with 14 under Par……….

In questa nuova puntata del Podcast GOLFUNITY, ti portiamo nel cuore del golf italiano con l’edizione 2025 dell’Open d’Italia, che torna in Toscana dopo oltre 40 anni! 🇮🇹⛳ Il torneo si gioca al prestigioso Argentario Golf Club, immerso nella natura e affacciato sulla Laguna di Orbetello.

Scopri con noi:

🔹 La storia dell’Open d’Italia dal 1925 – da Francesco Pasquali a leggende come August Boyer e Percy Alliss
🔹 Le novità dell’edizione 2025: 3 milioni di dollari di montepremi, punti cruciali per la Race to Dubai e la Ryder Cup
🔹 I protagonisti: il norvegese Kristoffer Reitan (favorito), il campione in carica Marcel Siem, e nomi noti come Jordan Smith, John Parry e Bernd Wiesberger
🔹 Il debutto del Premio Franco Chimenti, dedicato al miglior giovane nato dopo il 1° gennaio 2000
🔹 I beniamini di casa: Guido Migliozzi, Edoardo Molinari e tanti altri italiani pronti a brillare
🔹 Focus sul campo: par 71, 6.857 yard, firmato Mezzacane & Dassù – un mix di tecnica e bellezza naturale 🌿

Parliamo anche delle leggende del golf italiano:

🏌️‍♂️ Francesco Molinari – il più grande di sempre, vincitore di Major e protagonista assoluto in Ryder Cup
🏌️‍♂️ Costantino Rocca – icona degli anni ‘90, celebre per il putt incredibile al British Open del ’95
🏌️‍♂️ Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Alfonso Angelini – campioni che hanno scritto la storia

Con l’Italia protagonista anche in Ryder Cup a Roma, il golf nel nostro Paese sta vivendo una nuova era. L’ingresso all’evento è gratuito previa registrazione su www.openditaliagolf.eu, con navette gratuite dai parcheggi e paesi vicini.

🎧 Ascolta ora per analisi, curiosità e tutto ciò che c’è da sapere sull’evento più iconico del golf italiano – solo su GOLFUNITY!

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golf Unityf [Musica] benvenuti a tutti a questa nostra analisi oggi ci tuffiamo nelle fonti sull’open d’Italia un evento storico no del golf europeo e parliamo anche di alcuni protagonisti italiani famosi l’occasione è perfetta direi proprio oggi 29 giugno 2025 si è appena chiusa all’82ª edizione all’Argentario Golf Club in Toscana esattamente e le fonti che abbiamo qui ci danno uno spaccato guarda davvero interessante si va dalla storia del torneo quasi 100 anni ormai eh iniziato nel 1925 ai campioni che l’hanno giocato fino proprio alla cronaca di oggi alla vittoria di oggi e poi l’argentario il campo non è un caso
ah no
no perché ha un legame forte con la storia dell’Open pensa che è stato coprogettato da Baldovino Dassù che l’Open d’Italia l’ha vinto nel 76
ah ecco vedi già un collegamento e che giornata finale è stata comunque leggiamo qui della vittoria emozionante mi pare di capire del francese Adrian Saddier
sì una bella storia la sua
eh sì perché era il suoesimo start sul DP World Tour insomma 200 volte al via un traguardo no testimone una costanza notevole certo certo non è da tutti e la vittoria se l’è costruita pare con un incredibile 30 sulle seconde nove buche mamma mia quel tipo di scor che beh spesso decide i tornei lo sappiamo
è già un finale spettacolare davvero e non è solo il titolo eh si è preso anche un posto per l’Open Championship a Royal Portrush mica male
ma e anche il secondo classificato Martin Cuvra un altro francese quindi doppietta francese per la qualifica al major
esatto e c’è un altro dettaglio secondo me importante che emerge l’ingresso gratuito quest’anno
ah sì
sì una bella iniziativa della Federazione Italiana Golf per avvicinare più gente sai a questo sport che ne ha bisogno
assolutamente iniziative Lodoli servono sempre e parlando di avvicinare il pubblico beh non possiamo non citare le icone italiane francesco Molinari su tutti eh Chicco
molti sai dicono sia il più forte golfista italiano di sempre qui abbiamo i dati due Open d’Italia vinti 2006 e 2016 ma il top l’apice è stata la vittoria all’Open Championship 2018 il primo major italiano
mamma mia quello è stato un momento un vero spartiacque guarda vincere un major ha messo il golf italiano diciamo su una mappa diversa globale probabilmente ha ispirato tanti ragazzi no
immagino di sì
e poi non scordiamoci la sua Rider Cup 2018 cinque partite cinque vittorie pazzesco
un record perfetto incredibile
incredibile e poi la Coppa del Mondo nel 2009 vinta con col fratello Edoardo insomma la caratura del giocatore è quella anche se c’è un ma
beh le fonti più recenti diciamo indicano che sta attraversando un periodo un po’ così di ricostruzione ha avuto qualche problema fisico sai capisco il che era un delle sue imprese passate ancora più beh notevoli e hai nominato Eduardo Molinari mi ricordo bene il coro There’s only two Molinaris no alla ride del 2010 sì mitico
giocò insieme a Francesco anche lui comunque ha avuto successi importanti sul tour però forse la sua carriera leggendo qui i ranking è stata un po’ più come dire
alti e basse rispetto al fratello
esattamente diciamo che ogni carriera ha la sua storia le sue curve e poi senti come non parlare di Costantino Rocca
ah Costantino eh beh il suo nome fa pensare subito a una cosa no quel pat quel pat pazzesco
La Valle del Peccato 1995 esatto sulla 18 di Stand Andrews per andare al play-off dell’Open Championship contro John Day
e bisogna dirlo eh quel punto lì quella cunetta davanti al green
terribile
ha spezzato i sogni di un sacco di campioni il suo colpo è stato ancora più leggendario per quello
un momento che è rimasto eh impresso e poi c’è Baldovino Dassù l’hai già citato prima come co-designer dell’argentario

lui vinse l’open nel 76 e qui c’è un dato interessante con otto colpi di vantaggio un margine record che credo resista ancora oggi o sbaglio
non sbagli è proprio così otto colpi ed è affascinante vedere come queste figure da su Rocca i Molinari leghino epoche diverse del torneo ma sai cosa trovo ancora più affascinante in questi documenti
dimmi
la profondità storica dell’Open d’Italia qui si parla addirittura dei pionieri inglesi a Villa Borghese prima ancora che nascessero i club ufficiali
davvero addirittura
sì e le prime edizioni beh dominate dagli stranieri c’era questo francese August Bo che ne ha vinti quattro un record poi c’è anche l’aneddoto carino del senatore Agnelli
agnelli
sì che negli anni 30 chiamò Henry Cotton un campione inglese per promuovere il campo del Sestrieres voleva dare lustro
capisci una storia piena di intrecci e dopo la guerra nel dopoguerra
lì sono arrivati i primi successi italiani importanti Ugo Grappassoni due volte campione Aldo Casera e poi il torneo negli anni si è confermato un ottimo trampolino sai pensa a Jean Polter o Gra McDowell
ah sì vero hanno vinto qui
le star mondiali e poi c’è la questione del pubblico che non possiamo ignorare negli ultimi anni c’è stata una crescita pazzesca specialmente nelle edizioni giocate al Golf Club Milano c’erano dei picchi di pubblico notevoli
quindi tirando un po’ le fila emerge un quadro bello completo direi un torneo con quasi 100 anni di storia palcoscenico di imprese memorabili italiane e non che proprio oggi ha scritto un nuovo capitolo all’argentario con la vittoria di Saddier e abbiamo visto come le storie dei grandi italiani i molinari l’icona roca da su che vince e poi progetta il campo tutte queste storie si fondono con quella dell’Open Italia è affascinante
è proprio così e tutto questo materiale alla fine ci lascia con una domanda aperta no una riflessione magari per chi ci ascolta se pensiamo alle fasi alterne di campioni come Francesco Molinari all’eredità comunque importante di figure come Rocca e poi vediamo nuovi vincitori stranieri che si affermano proprio qui in Italia all’Open ecco la domanda è: quale direzione prenderà il golf italiano sulla scena mondiale soprattutto dopo l’esperienza unica della Rider Cup ospitata qui da noi il futuro del golf azzurro insomma sembra un capitolo ancora tutto da scrivere una bella incognita addictions for the future of Gulf

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