«Sono un normalissimo ragazzo di 21 anni che ha la fortuna di fare quello che gli piace da tutta la vita. E cerco di godermelo nella maniera più naturale possibile». Se è vero che la maggior parte dei colleghi (almeno, quelli dallo stipendio a sei zeri) vive sospesa in una bolla, le pareti foderate di piccoli capricci e grandi lussi, impermeabili alla caducità delle cose e agli affanni di noi comuni mortali, Giovanni Fabbian galleggia invece in un sogno. Alla prima stagione in Serie A ha segnato cinque gol, tanti per un centrocampista, che sono valsi al suo Bologna 15 punti e a lui la crescente fiducia di un allenatore meticoloso e inflessibile come Thiago Motta. Non sempre vede il campo dal primo minuto, il prodotto del vivaio di un’Inter che conserva nei suoi confronti un diritto di recompra a 12 milioni, ma lo vede, e spesso ci lascia la sua impronta: per uno che arriva da un solo campionato tra i grandi, in B nella Reggina, è tanta roba, come usa dire oggi. Per questo Fabbian, faccia furbetta da bravo ragazzo incorniciata da un folto ciuffo di capelli neri e un sorriso che, associato all’assenza di ogni tipo di scarabocchio sul corpo, convincerebbe qualsiasi mamma a dargli in sposa la figlia, pare sincero quando parla di quel che gli sta capitando col tono e gli occhi del protagonista di un film della Disney.

Intervista di Fabrizio Salvio 🎙️
🎥 Riprese: Minente Figliulo & Attilio Tamburini
🎬 Montaggio e regia: Minente Figliulo, Tommaso Milanese & Maura Narducci

CAPITOLI:
00:00 Intro
00:47 I primi calci al pallone
01:41 Il supporto della famiglia
03:55 Il percorso nelle giovanili
05:30 L’Inter, sotto la guida di Chivu
06:17 Gnonto e gli altri amici
07:19 L’amore per Reggio Calabria
08:22 Barella e altri modelli di riferimento
09:00 I margini di miglioramento
09:34 La mentalità di Fabbian
10:08 Il percorso universitario

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ho iniziato quando avevo 4 anni in casa
giocavo giocavo sempre e mia mamma ormai
non ne poteva più Ecco perché qualche
qualche vaso volava qualche danno l’ho
fatto Quindi mi ha iscritto all alla
scuola calcio di Rustega giocavo con con
i miei amici di scuola con i miei amici
di una vita Ecco che ancora oggi
frequento L’importante è giocare e il
fatto di poter sbagliare Sicuramente è
una cosa è una cosa importantissima
perché tutti sbagliano e a maggior
ragione se un giovane sbaglia deve
cercare di prendere l’errore come un
punto di partenza
[Musica]
[Musica]
Ecco sono un ragazzo normalissimo di 21
anni che ha la fortuna di di fare quello
che che gli piace da una vita e quindi
cerco di godermi tutto questo in in un
modo più tranquillo possibile
[Musica]
ho iniziato quando avevo 4 anni e ho
iniziato perché in casa giocavo giocavo
sempre e mia mamma ormai non ne poteva
più Ecco perché qualche qualche vaso
volava qualche danno l’ho fatto Mi ha
iscritto alla scuola calcio di Rustega
mi ricordo che allenamenti mi portava
spesso mio nonno che anche lui è un
grande un grande appassionato e Niente
Era era bello perché poi giocavo con con
i miei mie Amici di scuola con i miei
amici di una vita Ecco che ancora oggi
frequento e quindi insomma ho dei
bellissimi bellissimi ricordi anche se
ero piccolo perché avevo 4
[Musica]
anni io ho avuto la fortuna di avere una
famiglia che non mi ha mai messo
pressione capito è sempre stato un
processo graduale
e io ho sempre detto a loro che volevo
divertirmi perché secondo me giocare a
calcio è divertimento prima cosa e e
loro non mi hanno mai messo pressione Mi
hanno mi hanno sempre accompagnato mi
hanno sostenuto e e basta ora sono sono
molto felici vengono spesso allo stadio
e quindi è bello anche anche vederli
così mio papà che gioco bene o che gioco
male lui mi dice bravo e questo secondo
me mi ha mi ha sempre aiutato non mi ha
mai giudicato e e mai e mai lo farà
perché lo conosco e so com’è e lui sa
come sono io Capito Quindi il suo i suoi
sono sempre messaggi in qualsiasi caso
di di incoraggiamento e questo è è molto
[Musica]
bello mio padre è una persona è sempre
stata una persona molto umile e E questa
Credo sia la la caratteristica che mi ha
cercato e che continua a cercare di di
trasmettermi giorno dopo giorno nasce
come come idraulico Ecco è un artigiano
e ha sempre lavorato anche lui è partito
molto giovane e si è sempre rimboccato
le maniche tanto lavoro e ed è ed è un
bell’esempio Per me mia
mamma sempre stata una combattente
diciamo anche quando era quando era più
giovane e quindi sicuramente il fatto di
non arrendersi mai e di e di lottare
sempre per per ciò che si vuole ottenere
quando era giovane ha perso il papà e
quindi ha dovuto smettere di studiare e
cioè è stata costretta
e è andata a lavorare già in giovane
Quindi ha dovuto rimboccarsi le maniche
e E insomma portare a casa il pane Come
si dice quindi sicuramente questa questa
cosa cioè me la me la trasmette e
comunque non mi fa mai dimenticare di
quanto io sia sia fortunato
[Musica]
Ecco ma in realtà da piccolo giocavo son
partito a giocare facevo l’attaccante
proprio i primi tempi
poi ho giocato molti anni difensore
giocavo terzino mi piaceva e quando ero
nel Padova e ovviamente più piccolo
Insomma Avrò avuto 10 anni e facevo il
terzino ho fatto il difensore centrale
un po’ un po’ variato tranne il portiere
il portiere non l’ho mai fatto mi è
capitato di farlo una volta mi ricordo
ad un torneo e quando ero più piccolo
perché mancava era assente il portiere
perché aveva l’influenza e quindi il
mister ha deciso di di
di far giocare a turno i giocatori di
movimento in porta e mi ricordo che al
primo tiro ho preso gol ma ho fatto una
una una papera non da poco e infatti
c’ero rimasto malissimo da lì in avanti
non ho non ho più voluto saperne
preferisco preferisco fare gol che che
prenderlo ovviamente il sogno è quello
di di di arrivare un giorno a fare a
fare il calciatore però non non ci
pensavo cioè io ho passato degli anni
meravigliosi a Padova e mi divertivo
proprio con con con i miei con i miei
compagni che erano anche degli amici che
magari Frequentavo fuori Fuori dal campo
quindi è stato proprio il coronamento di
un di un percorso che ho iniziato quando
avevo 8 anni ed è finito con la con la
vittoria del campionato è stato è stato
veramente bello perché eravamo un grande
gruppo e sono stati degli anni
meravigliosi che che ricorderò sepre
[Musica]
[Applauso]
kivu è stato un allenatore che mi ha mi
ha segnato molto perché ce l’ho avuto
per per vari anni quindi sicuramente ha
ha influenzato un po’ Il il il mio modo
di il mio modo di giocare
e è stato un allenatore molto molto
bravo molto esigente che che mi ha
aiutato Mi ha aiutato molto poi era per
per noi diciamo ancora giovani era era
molto bello sentire i suoi aneddoti che
ci raccontava di quando era in prima
squadra dei dei festeggiamenti quando
hanno vinto il triplete quindi è stato
sicuramente una una persona positiva per
me Willy Sicuramente è un ragazzo
bravissimo siamo stati anche in classe
assieme poi era in convitto anche lui
con noi quindi poi tra i ragazzi del
convitto c’è sempre più legame No perché
24 ore al giorno assieme quindi vuoi o
non vuoi devi andare d’accordo ma è un
tipo Simpaticissimo anche la sua
famiglia è una famiglia veramente una
famiglia veramente bella di fatta di di
brave persone umili e poi si vede anche
con con il figlio e poi è un
giocatore straordinario Ecco sento i
ragazzi che trovo in nazionale Casadei
Zanotti e
gnonto e e poi molti molti altri
e È sempre un piacere Ecco sentire le
persone che con la quale alla fine sei
cresciuto perché ho passato qualche anno
in convitto e quindi poi si creano dei
legami che sono veramente veramente
belli e e
[Musica]
duraturi la gente di Reggio Calabria è È
indescrivibile hanno veramente un cuore
e una Una bontà che non avevo mai visto
finora quindi è è stata una cosa che mi
ha veramente veramente segnato e che che
cerco di portarmi dentro perché sono
delle persone che veramente ti danno
tutto quello che hanno Ecco quindi poi
anch’io da quell’esperienza Ho imparato
che posso farlo anche con con le persone
che magari conosco quindi è stata
veramente una una un’esperienza che che
che non dimenticherò mai la proprietaria
della casa dove dove vivevo ogni ogni
weekend mi faceva trovare i pasticcini
in casa
e oppure quando ho compiuto gli anni mi
ha fatto trovare una torta con con la
mia faccia con la maglia della regina
cioè stata
veramente veramente incredibile e
proprio è un’esperienza che che che
porterò sempre dentro di
[Musica]
me A me piace barella PCE molto perché
ha molta molta personalità si fa dare
palla è uno che che sa fare molte cose
ed è sicuramente un piacere vederlo
giocare Ecco poi all’estero Sicuramente
bellingham è un
giocatore incredibile Sicuramente ora
sinner è un esempio un po’ un po’ per
tutti anche per noi giovani italiani
come come mentalità come come stile come
umiltà perseveranza credo sia un grande
grande
esempio sono migliorato in molte cose
Devo migliorare in moltissime cose però
insomma È bello sapere che si hanno dei
margini di miglioramento e cerco ogni
giorno in allenamento di di di
perfezionarmi una cosa è sicuramente la
costruzione del gioco e il fatto di di
di legare di più il il gioco tra tra i
reparti tra la difesa e l’attacco
sicuramente questo è è un aspetto su cui
su cui voglio
migliorare L’importante è giocare e il
fatto di poter sbagliare Sicuramente è
una cosa è una cosa importantissima
perché tutti sbagliano e a maggior
ragione se un giovane sbaglia deve
cercare di prendere l’errore come un
punto di partenza Ecco si può avere
talento però non riuscire a sfruttarlo
e sicuramente il talento deve andare a
paripasso Col lavoro perché il talento
da solo non non non basta Ecco quindi
sicuramente talento e duro lavoro sono
sono due sono due aspetti molto molto
importanti
Ecco Ah ora sto facendo economia è una è
una cosa che che appunto ho deciso di di
portare avanti per perché sicuramente mi
mi mi arricchisce è una cosa che che può
che può aiutarmi quando una un giorno
finirò di di giocare perché che la la
carriera del del calciatore si sa che
non è lunghissima Ecco quindi
sicuramente poi si aprirà un’altra vita
e e si vedrà insomma quello che farò
[Musica]

8 Comments

  1. Gìo spero che tu possa restare a Bologna più a lungo possibile e se così non fosse ti auguro il meglio perchè lo meriti❤💙👏

  2. La piazza di Bologna merita una squadra ad alti livelli…si sa che i tifosi rossoblu si fanno da sempre il mazzo senza avere granché in cambio…se Saputo saprà innescare un buon meccanismo di introiti e spese per giocatori funzionali è una Società sana che alza il livello del calcio europeo pulito alla faccia dei beduini

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