JC Ritchie si aggiudica l’Italian Challenge Open con un round finale di grande livello, dominando il campo con sette birdie consecutivi nelle prime nove buche e gestendo con precisione le seconde nove fino al putt decisivo alla 18. La sua performance, vicina al record del campo, gli vale il trofeo e il titolo di campione.
Tra gli italiani, Lorenzo Scalise chiude con un ottimo 11° posto, mostrando determinazione in ogni colpo, mentre Jacopo Vecchi Fossa conclude al 25° posto, recuperando posizioni dopo il moving day in una stagione di alto livello.
Ritchie celebra con fair play, stringendo mani e pronunciando parole di classe alla premiazione.

Arrivano i più forti e le telecamere corrono da loro per accompagnarli con onore alla partenza del quarto round. Le prime emozioni arrivano dagli italiani. Jacopo Vecchi Fossa si riprende ciò che il Moving Day gli aveva tolto. Ottima la 25ª posizione in una stagione super positiva. Lorenzo Scalise chiede tutto e di più al suo swing che regge fino alla fine. Oggi, come si dice in gergo, non entra ed il nostro azzurro come un gentiluomo, si prende l’undª posizione con il sorriso forza scalo. Si sentono urla sulle prime nove buche. J Rici inizia con un birdy, poi un altro. Saranno sette di fila per la famosa partenza al Fulmicotone. È infermabile. Prova ad inseguire il record del campo, ma nelle seconde giustamente controlla il suo gioco e si gode I pat alla18, quello finale, festa, amici. È questo il bello del golf quando tutto funziona, quando sai già che andrai sul tour maggiore. Bravo JC, gran sorriso, stretta di mano da campione, elegante nelle parole in premiazione. Sì, sei il Re di Roma ed il trofeo azzurro andrà tra quelli che hai conquistato in carriera come la bandiera della 18. Un gadget che solo i fidati Keddy dei vincitori possono smontare, prendere e collezionare. Ci vediamo presto nazionale, qui il golf è la dolce vita. Swing your life.

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